Julian Evans

Pianista

Julian Evans Pianoforte

Nato a Manchester, in Inghilterra, Julian Evans ha studiato al Royal Northern College of Music con John Wilson e il compianto pianista polacco Ryszard Bakst. In seguito ha lavorato con Maria Curcio a Londra e Aline Gualino in Germania. Nel 1984 è diventato il più giovane vincitore del Dudley International Piano Competition, che ha lanciato la sua carriera internazionale, che comprende oltre 100 concerti all’anno. Dopo il suo debutto londinese alla Wigmore Hall, Malcolm Hayes del London Times ha riferito: “diamo il benvenuto a un talento notevole e intensamente musicale”. Persegue una vasta carriera nel continente ed è già apparso come solista in molti dei maggiori centri europei tra cui: Nice Opera, Festival di Cannes, Parigi, Monaco di Baviera, Hannover, Frauenkirche di Dresda, Filarmonica di Berlino e Colonia, Konzerthaus am Gendarnmarkt di Berlino, Beethoven Haus Bonn, Ludwigsburg Festival, Kongresshalle Lucerne, Riga Philharmonie, Wigmore e Queen Elizabeth Halls, Purcell Room, St. John’s Smith Square, Usher Hall Edimburgo, Royal Concert Hall Glasgow, Bridgewater e Freetrade Halls Manchester. Dopo il suo debutto alla Alte Oper di Francoforte come parte della Simon Rattle Beethoven Symphony Series, la sua interpretazione della trascrizione solista di Liszt della Beethoven Eroica Symphony è stata acclamata alla Frankfurter Rundschau come: “Fenomenale resistenza pianistica, tempi concisi e concisi, articolazione meticolosa e suprema esecuzione che anche lo stesso Franz Liszt avrebbe probabilmente ammirato.”

È diventato un artista discografico prolifico e ha registrato ampiamente per Hyperion records, La Vergne Classics e più recentemente per Organum Classics e Organo Phon con molti lavori solisti e concerti di Rachmaninov, Ravel e Tchaikovsky. Il suo debutto discografico di Liszt per Organum Classics ha suscitato critiche sensazionali e sulla rivista di CD tedesca FONO FORUM è stato riportato quanto segue: “Facilità manuale sbalorditiva – gusto e solidità di stile, ma soprattutto ha potentemente rafforzato ciò che aveva promesso alcuni anni fa – vale a dire che appartiene ai vertici dei più grandi pianisti”.

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